IDENTIFICATE LE “SAMARA” DI LESINA

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In questi giorni la c.d. “Samara Challenge”, la nuova mania che sta spopolando grazie ai social network e che si rifà al personaggio immaginario di Samara Morgan, protagonista del film horror “The Ring”, è approdata anche in provincia di Foggia. La sfida consiste nel vestirsi come Samara Morgan e sfilare di notte per le vie cittadine terrorizzando i passanti, ovviamente filmando tutto per poi “postare l’impresa” sui social.

Purtroppo, quella che era probabilmente partita come una goliardata tra giovani annoiati in alcune realtà sta avendo preoccupanti conseguenze, con profili di vera e propria psicosi. In alcuni casi, infatti, le vittime dello scherzo sono state colte da malore, mentre altre hanno reagito con violenza, aggredendo chi si celava sotto gli abiti del personaggio di Samara.

Nella tarda serata di domenica scorsa il fenomeno si è presentato anche nella cittadina di Lesina, dove alcuni giovani, dopo un intenso “tam tam” sui social circa alcuni avvistamenti di “Samara” in paese, si erano organizzati in gruppi per individuarla e bloccarla. Sembra che qualche ragazzino si fosse addirittura armato di bastoni o spranghe per colpire lo “spauracchio”, mentre altri pretendevano di estendere le ricerche anche all’interno del cimitero.

Preoccupati dalle mal considerate conseguenze di un eventuale incontro tra i macabri buontemponi e i loro esagitati cacciatori, i Carabinieri della locale Stazione si erano immediatamente attivati per identificare gli autori dello scherzo, riuscendo, attraverso l’acquisizione di informazioni, l’escussione di persone informate sui fatti, e soprattutto con l’acquisizione ed analisi di numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona, ad individuare due donne del posto, una 35enne ed una 32enne, che nella tarda serata del 1° settembre scorso avevano realizzato le “apparizioni”.

I Carabinieri della Stazione di Lesina hanno quindi accertato che la 32enne, in particolare, aveva opportunamente travestito la figlia minore, accompagnandola poi in diverse zone del paese.

Per tale episodio le due donne sono state deferite alla Procura della Repubblica di Foggia, alla quale dovranno rispondere del reato di procurato allarme.