È evidentemente sempre molto redditizio, nonostante gli appelli e i richiami che da più parti si levano per il rispetto della legalità, il mercato dell’autoricambio proveniente da mezzi rubati. È, purtroppo, quindi altrettanto evidente che la “domanda” del mercato non viene troppo influenzata da “inutili remore o, peggio ancora, antieconomici moralismi”.
Nel pomeriggio di venerdi scorso i Carabinieri della Stazione di Cerignola, impegnati in un servizio perlustrativo delle aree più periferiche della città ofantina, insospettiti dai movimenti di due soggetti notati nei pressi di un capannone isolato in località Viro Padula, hanno sorpreso due pregiudicati mentre, appena scaricate da un furgone, stavano “ripulendo” da ogni segno identificativo le parti meccaniche e di carrozzeria di un’autovettura cannibalizzata, che è risultata essere una Volkswagen Golf asportata appena poche ore prima a Margherita di Savoia. Sono allora scattate le manette ai polsi dei due pregiudicati cerignolani, un 59enne ed un 35enne.
Nel capannone e in un box attiguo, presi in locazione da uno dei due, i Carabinieri hanno trovato poi numerosi altri motori, parti meccaniche e di carrozzeria di auto di varie marche, la cui provenienza è ora in corso di accertamento. Un autentico bazar del pezzo di ricambio rubato.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e i due sono stati dichiarati in arresto.
Dopo le formalità di rito sono entrambi stati associati alla casa circondariale di Foggia, a disposizione della Procura della Repubblica.