LA PRO LOCO E IL NOSTRO CARNEVALE

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L’Associazione Pro Loco risponde ad un articolo di qualche giorno fa di Civico93 su “Cosa bolla in pentola per il Carnevale 2016”

La salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale costituiscono uno dei compiti fondamentali dello Stato, così come indicato dall’art. 9 e dall’art. 117 della nostra costituzione. L’art. 117 della costituzione prevede che le Regioni possono emanare norme in materia di “valorizzazione dei beni culturali, ambientali, promozione e organizzazione di attività culturali” purché non in contrasto con i principi e le direttive delle leggi dello Stato. In chiave di promozione del patrimonio culturale assumono un ruolo determinante sul territorio le associazione Pro Loco, punti di riferimento sicuri ed autentici baluardi del patrimonio culturale e storico delle nostre località e fedeli custodi delle più antiche tradizioni. Infatti esse, da sempre, sono le principali custodi dei tesori dell’arte e delle tradizioni popolari; dalle ballate ai canti dialettali, alle ricette, alla gastronomia popolare. Ricercare, mantenere, valorizzare queste memorie promuovendo manifestazioni, feste, iniziative, eventi di diverso genere alla continua scoperta di suggestioni ed itinerari che mettono in luce tutte le bellezze, le bontà naturali e la genuinità dei prodotti della terra, è da sempre obiettivo comune a tutte le Pro Loco. Sta di fatto che in un territorio comunale, provinciale, regionale gli eventi e le manifestazioni più significative sono quelle promosse dalle Pro Loco; anche perché sempre presenti sul territorio, rappresentano la continuità rispetto alle iniziative promosse da privati o enti pubblici che programmano limitati nel tempo.

Questo mio sfogo non è mirato ad eleggere la Pro Loco Sannicandro quale unica associazione preposta ad eventi di qualsiasi genere, ma come invito, da quando ci siamo costituiti, alle varie associazioni a collaborare avendo tutti un unico obiettivo. E’ giusta la domanda che ti fai: “Cosa bolla in pentola per il Carnevale 2016?”, forse vi è anche la risposta. La nostra associazione è, come una pentola (metaforicamente parlando) dove bollono tante idee confortate anche dall’esperienza di questi anni che ci ha fatto constatare come personaggi come “Tr’ppetta” e Cusumicchj” ce ne sono tanti tra i nostri giovani che andrebbero incoraggiati e sostenuti.

Relativamente poi all’invito ai partecipanti ai veglioni di rallegrare le strade cittadine, sarebbe davvero spettacolare vedere i nostri compaesani, con indosso gli abiti nuovi confezionati per l’occasione, sfilare per le strade e animarle con la loro allegria. Così come andrebbero coinvolte le scuole di ogni ordine e grado e far sì che il nostro patrimonio culturale non si perda nel tempo ma ritrovi nelle nuove generazioni il vigore e l’entusiasmo del passato. La Pro Loco vorrebbe scoperchiare questa pentola ma l’impossibilità economica e la mancanza di cooperazione delle associazioni operanti sul territorio fanno sì che la pentola resti ancora chiusa.

Spero che questa mia possa sensibilizzare in qualche modo gli enti preposti e tutti coloro che vogliono per rivivere il nostro Carnevale. Cordialmente.

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