Finalmente è arrivata la comunicazione di diffida da parte del Prefetto di Foggia relativa all’approvazione del bilancio del comune. Venti giorni di tempo dalla notifica della stessa a tutti i consiglieri comunali. Quindi, per la prima settimana di maggio, si chiuderà questa strana vicenda che ha occupato le cronache politiche della nostra cittadina e che, ancora oggi, non si può prevedere la soluzione finale. Infatti ora non si può più temporeggiare in quanto c’è una scadenza, o si approva il bilancio o tutti a casa per nuove elezioni.
Le consultazioni con tutte le forze politiche di cui aveva assicurato il sindaco nell’ultimo consiglio comunale pare che sono state disattese in quanto mentre la parte “centrista” della minoranza è stata convocata (anche se poi il solo consigliere Tancredi si è presentato), l’altro braccio della minoranza, il Partito Democratico, è stato ignorato almeno fino ad oggi. Forse non c’era affatto la volontà di incontrare i suoi rappresentanti istituzionali.
A questo punto si deve ritenere che la quadratura del cerchio deve essere trovata all’interno della coalizione che ha vinto le elezioni in quanto sembra sia anche tramontato un voto di astensione per l’approvazione del bilancio da parte del gruppo di minoranza senza il PD.
Intanto il tempo stringe e sembra esserci il muro contro muro nella maggioranza tra le richieste e le concessioni. La richiesta sembra sia indirizzata verso un assessorato di peso e la carica di vicesindaco, in fondo come era originariamente nata dopo la distribuzione di deleghe e cariche. Insomma una faccenda tutta interna che riguarda due sole parti della coalizione. Per arrivare ad un accordo qualcuno dovrà pur cedere. Se ognuno conserva le proprie posizioni non ci sono altre alternative se non la fine della legislatura.
L’importante è che non si arrivi in consiglio comunale con una maggioranza di facciata messa su solo per evitare lo scioglimento anticipato. Ci si augura che tutto possa essere chiarito e che ci sia la lucidità necessaria per prendere la decisione più utile per i sannicandresi. Sarebbe veramente ingiustificabile nel caso di una continuità dell’attuale compagine di governo, una riproposizione delle contraddizioni che hanno contraddistinto quest’ultima fase amministrativa. Nessuno perdonerebbe tali comportamenti.