Non avrei mai pensato di dare l’annuncio della morte di Mario Frumenzio avvenuta oggi a San Nicandro Garganico da Reggio Emilia. Un pezzo importante degli uomini che hanno fatto la nostra storia politica e quella del Partito Socialista Italiano sannicandrese. Se ne va nel più assoluto silenzio. Io conserverò alcuni cimeli di quell’antica sezione per avermene fatto dono dietro l’impegno di conservazione.
Non credo che ai funerali alcuni nostalgici porteranno la bandiera di un uomo che è stato dirigente di partito ed amministratore sia del Comune che della ex Fondazione Zaccagnino, oggi ASP.
Ricordo nello specifico di uno degli articoli pubblicati su “La Voce” ed intitolato “Mario, l’uomo che parla ai tacchini”, uno dei due giornali locali ai tempi della carta stampata. I più giovani certamente non lo hanno conosciuto, ma certamente lo conoscevano tutti quelli che oggi hanno i capelli imbiancati. Chi non lo ha incontrato tutte le mattine e con qualunque tempo e poi solo al tramonto quando andava a piedi, fino a qualche anno addietro, dalla via Taranto (casa di abitazione) fino alla località “Papaglione” sulla strada per Torre Mileto, ove pascolava il suo gregge.
Certamente lo ricorderà anche Mario Ruscitto che aveva intenzione di pubblicare la sua storia di uomo e di politico a cui non mancavano modi e specialmente parole in perfetto italiano. Certamente non mancherà da parte di altri farne nei dettagli la sua storia anche perché certamente meglio informati per averne raccolto nei dettagli ogni notizia.
Ai familiari un caro saluto di sentite condoglianze, non riuscendo a farlo personalmente per non poter partecipare ai funerali.
Gianni Della Torre
